Dott.ssa Letizia Vannucci
Psicologa- Neuropsicologa
Laureata presso L’Università degli studi di Milano-Bicocca, esercita la propria professione privatamente e presso il Centro di riabilitazione Venerabile Marcucci di Ascoli Piceno. Ha maturato esperienza pluriennale in diversi istituti clinico-riabilitativi quali l’Ospedale Niguarda e l’Istituto Auxologico Italiano. È attualmente specializzanda presso la Scuola in Neuropsicologia e Psicoterapia dell’Università Sapienza di Roma.
Si occupa prevalentemente di valutazione, riabilitazione neuropsicologica e sostegno psicologico dell’adulto in seguito a compromissioni del sistema nervoso centrale (ictus ischemico ed emorragia cerebrale, patologie infettive, malattie infiammatorie demielinizzanti, traumi cranici, malattie neurodegenerative ed epilessia). Svolge inoltre attività libero professionale come psicoterapeuta a indirizzo integrato previa supervisione.
VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DELL’ADULTO
La neuropsicologia è una disciplina scientifica che studia i deficit cognitivi, emotivo e comportamentali causati da compromissioni del sistema nervoso centrale. I deficit neuropsicologici possono dunque derivare da malattie cerebrovascolari (ictus ischemico ed emorragia cerebrale), patologie infettive (encefeliti, meningiti), malattie infiammatorie demielinizzanti (ad es. Sclerosi multipla), traumi cranici, malattie degenerative (ad es. malattia di Alzheimer, Malattia di Parkinson) ed epilessia. In seguito a questi eventi, possono insorgere difficoltà coinvolgenti l’attenzione, la memoria, il linguaggio, le funzioni esecutive ed il comportamento.
I disturbi delle funzioni cognitive richiedono un attento esame neuropsicologico, che mira ad individuare i deficit a carico delle singole funzioni cognitive e le risorse residue della persona. La valutazione comprende la
raccolta dei dati significativi di natura cognitiva e comportamentale che sono, o per lo meno sembrano, in stretta relazione con il motivo per cui il paziente giunge all’attenzione del neuropsicologo. In questa fase può essere richiesto anche un colloquio con i familiari o caregivers. Segue il colloquio clinico con il paziente, l’osservazione comportamentale, la somministrazione dei test neuropsicologici standardizzati ed infine il colloquio di restituzione. Sulla base dell’esito della valutazione, è possibile indirizzare un progetto riabilitativo personalizzato mirato al recupero delle funzioni cognitive compromesse o al compenso dei deficit mediante l’utilizzo di adeguate strategie.
PREVENZIONE
Per quel che concerne le malattie vascolari, le strategie di prevenzione risultano più efficaci se vengono attuate quando l’ictus non si è ancora manifestato, ossia in soggetti che “stanno bene”. E dunque consigliabile effettuare periodiche visite presso il proprio medico di base che provvederà a verificare il vostro profilo di rischio vascolare. Si consiglia di ridurre al minimo i fattori di rischio:
- Non fumare
- Controllare il peso corporeo
- Praticare attività fisica
- Limitare il consumo di alcolici
- Correggere l’alimentazione
- Controllare la pressione arteriosa e la glicemia
- Fare attenzione alla fibrillazione atriale
- Limitare il sale nella dieta
- Ridurre lo stress
Rispetto al rischio di demenza, valgono gli stessi principi sopra-descritti. Tuttavia, negli anziani, anche la partecipazione durante il tempo libero ad attività ricreative, sociali, culturali stimolanti, come leggere, praticare hobbies ed imparare qualcosa di nuovo, preserva le funzioni cognitive e si associa ad un ridotto rischio di demenza. Laddove dovessero riscontrarsi segni e sintomi significativi, si consiglia una valutazione neurologica e neuropsicologica al fine di individuare o escludere l’insorgenza di sindrome dementigena. Ecco gli indicatori più comuni dell’inizio della malattia: - Formulare ripetutamente le stesse domande
- Dimenticare eventi avvenuti di recente
- Perdere il “filo del discorso”
- Essere incapaci di portare a termine compiti abituali
- Essere incapaci di ritrovare la strada su un percorso noto
- Perdere interessi ed iniziativa
- Sbagliare nel riporre gli oggetti (ad esempio mettere un indumento nel frigorifero)
- Essere incapaci a mantenere la concentrazione
- Sbagliare la data